Viaggio e Residenza - Sabato 7 maggio, ore 18 ad ArteM: incontro di filosofia, poesia, cinema e fotografia

Sabato 7 maggio, alle ore 18, ArteM è lieta di invitarvi all’incontro sul tema “Viaggio e Residenza”, un percorso di riflessione che attraverserà la filosofia, poesia, cinema e fotografia, traendo spunto dall’ultimo libro del poeta Loris Ferri “Poema della Residenza”, stampato ad aprile 2016 per Sigismundus Editrice. Condurrà l’incontro Alessandro Marini (filosofo), accompagnato dagli intermezzi musicali di Antonio Nasone (chitarra e fisarmonica) e dal contributo visivo del regista Mauro Santini, autore del cortometraggio “Attesa di un’estate” (2013, presentato Fuori Concorso a Locarno) e del progetto “Diariodiunanno”: racconto quotidiano composto da 365 immagini, pubblicate nell’agosto 2014 e che saranno proiettate per l’occasione.

L’incontro si svolgerà nella cornice della mostra fotografica “Kaleidoscope”, giunta ormai al termine dopo aver riscontrato numerosi apprezzamenti dalla sua inaugurazione.

Un viaggio fatto anche di incontri, dove chi vuole potrà condividere la propria esperienza, leggere racconti, mostrare fotografie, parlare di una qualsiasi avventura che nasconda una storia incredibile da raccontare…. Vi aspettiamo!

 

Dopo di me sarà il ciclo delle ere,
il sole che dardeggia, la pioggia ondosa,
l’arcano rito degli amori nelle primavere
insonni, selvaggiamente profumate; gloriosa

cadrà la notte sulle terre addormentate,
libero come un lupo migrerà il vento sulle pianure
e silenziosa, ancora più struggente, l’alba sconfinata
il remoto segno lascerà di un giorno puro!

 

Loris Ferri
poeta e redattore della rivista di letteratura e realtà: “La Gru”. Ha stampato l’opera prima dal titolo: Borderlinea (Thauma Edizioni, 2008) con prefazione di Gianni D’Elia. Suoi testi sono apparsi su diverse riviste(Tratti n. 72), (Rivista Internazionale: Viola, diretta da Dubravko Pušek) e antologie: L’arcano fascino dell’amore tradito, tributo a Dario Bellezza (Perrone Editore, 2006), Poeti Italiani Underground (Il Saggiatore, 2006), Il Segreto delle Fragole (Lietocolle, 2008), Porta Marina (PeQuod Edizioni, 2008). Nel 2009 ha partecipato insieme al poeta Stefano Sanchini al Festival Internazionale di cinema, arte e poesia di Siviglia Chilango Andaluz con il cortometraggio Correspondencias (C. Tacchi, M. Livi, 2009) tratto dal poema dialogico Corrispondenze ai margini dell’occidente (scritto con Stefano Sanchini) stampato poi nel 2011 per Effigie Edizioni con una Nota al testo di Roberto Roversi. Il libro ha ricevuto segnalazione al premio Penna 2011. Nel 2009 ha anche partecipato al progetto internazionale: Scrittori di Voce Migrante. Nel 2012 ha ricevuto il Premio Nazionale A.N.P.I (Lastra -Fi-) per una “Storia Partigiana” con gli inediti tratti dal poema in versi: Rom -uomo-. Lo stesso poema ha ottenuto il Premio Letterario Achille Marazza giovani 2013 (giuria composta da: Franco Buffoni, Antonella Anedda, Fabio Pusterla, Giuliano Ladolfi). È nei teatri con lo spettacolo: Canto degli emarginati insieme a Frida Neri, Antonio Nasone, Massimo Ottoni e la partecipazione di Massimo Zamboni. Collabora con la rivista internazionale della migrazione: El Ghibli diretta da Pap Khouma.

 

Mauro Santini
si occupa di cinema e fotografia. Nel 2000 realizza ‘Dove sono stato’ (premiato ad Anteprima per il cinema indipendente di Bellaria e a Valdarno Cinema), film che lo pone all’attenzione di critici come Enrico Ghezzi, Adriano Aprà, Roberto Turigliatto e Giovanni Spagnoletti che continueranno negli anni a seguire con attenzione il suo lavoro. Dal 2001 compone la serie dei ‘Videodiari’, realizzati senza sceneggiatura e caratterizzati da un racconto in prima persona legato al tempo, alla memoria e alla ricerca di sé: di questa serie fanno parte Di ritorno, Dietro i vetri, Da lontano (vincitore nel 2002 del Torino Film Festival - Spazio Italia), Petite mémoire, Fermo del tempo, Da qui sopra il mare e Flòr da Baixa, che partecipano a numerosi festival italiani ed internazionali tra cui Locarno, Oberhausen, DocLisboa, Montpellier, Annecy, Rencontres Paris/Berlin/Madrid, Torino Film Festival, Roma Film Festival e riceve il Primo Premio al Bellaria Film Festival. Suoi film fanno parte del programma ‘Elettroshock - il video italiano dagli anni ‘70 ad oggi’, a cura di Bruno Di Marino, presentato al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2001, al Guangdong Museum of Arts e all’Istituto italiano di cultura di Pechino nel 2006.
Nel 2006 il suo primo lungometraggio “Flòr da Baixa” è selezionato, unico italiano, nel Concorso Lungometraggi Internazionali del Torino Film Festival e partecipa in seguito ad altre rassegne tra cui il Festival ‘Cinema Different’ di Parigi. Nel novembre 2008 i suoi film sono stati proiettati a La Cinémathèque Française di Parigi nell’ambito della rassegna "La cité des yeux, une saison italienne", selezione di cinema d'avanguardia italiano dal 1968 al 2008, curata da Nicole Brenez e, sempre a Parigi, al Centre George Pompidou, nel programma “10 ans de cinéma expérimental et différent”. Dal 2008 cura per Metis Film l'editing video in alta definizione di opere liriche, con diffusione internazionale in dvd e via satellite, per conto di Unitel, Rai Trade, Decca, ZDF. Del 2012 è il film ‘Il Fiume, a ritroso’ con il quale riceve il Primo Premio Sez. Mediometraggi al Festival Internazionale di Roma e Primo premio al Film Maker Festival. Nello stesso anno realizza il film ‘Carmela salvata dai filibustieri’ con il quale partecipa alla Mostra del cinema di Venezia. L’anno seguente realizza il cortometraggio ‘Attesa di un’estate’ con il quale partecipa Fuori Concorso al Festival Internazionale di Locarno.
Diariodiunanno è un racconto quotidiano composto da 365 immagini, pubblicate nell’agosto 2014, in occasione dell’esposizione di Locarno (a cura de ‘la rada’): piccole santità (quasi tutto, quasi nulla) di Mauro Santini. Ne è stato realizzato un volume, stampato in 100 copie da Paolo Nava con 13 immagini e testi di Bruno di Marino ed Enrico Ghezzi.

 

… questo cinema di Santini che sembra timido, che sembra facile,
che sembra ripetuto in un gesto minimale, è vicino al punto in cui
la colossalità del cinema coincide con la sua minimalità, la vitalità
del cinema coincide con la sua mortalità costante.
Enrico Ghezzi